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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Il Cluster Doc Ensemble

si esibisce al Museo Diocesano di Catania

Domenica 8 aprile, a cura della Camerata Polifonica Siciliana, presso la sala del Museo Diocesano di Catania, ha avuto luogo un concerto del Cluster Doc Ensemble, composto da validi e affiatati strumentisti, tutti siciliani. La serata è stata introdotta dal presidente del sodalizio prof. Aldo Mattina, il quale ha voluto evidenziare il carattere precipuamente innovativo e poco consueto di una performance che ha messo al primo posto la musica moderna e contemporanea, con l'esecuzione di brani anche particolarmente ricercati e dalla formazione strumentale non certo ordinaria e consueta.

Così il Cluster Doc Ensemble, formato da Orazio Carrara (chitarra), Rosario Gioeni (marimba), Alessandra Marino (flauto), Alessia Serina Pinto (sassofono), Matilde Verdiana Pinto (arpa), Giuseppe Sarro (violino), Alessandro Spinnicchia (pianoforte), Chiara Vyssia Ursino (soprano) ed Enrica Mallo (voce recitante), ha dato vita a una suggestiva scaletta che esibiva Une flute invisible, per voce, flauto e arpa di Camille Saint-Saëns, dieci brani selezionati da Les chansons de Bilitis e La flute de Pan di Claude Debussy, Divertimento per sax contralto e marimba di Akita Yuyama, Sextuor Mystique per chitarra, arpa, flauto, violino, pianoforte e sassofono di Heitor Villa-Lobos, Calispera per voce e arpa di Ferdinando Curinga; Café1930 di Piazzolla-Ferrauto, sestetto per marimba, piano, sax, flauto, chitarra e arpa; e infine, dalle Canciones Españolas Antiguas di Federico Garcia Lorca, Nana de Sevilla, nella libera rielaborazione di Giovanni Ferrauto, e Zorongo, nella libera rielaborazione di Mattia Cavallaro.

Il soprano Chiara Vyssia Ursino ha cantato i brani vocali con garbo ed eleganza, arricchendo anche la sua esibizione di profondo pathos e alta espressività. Enrica Mallo ha impresso alla sua recitazione de Les chanson de Bilitis una significativa incisività discorsiva e interpretativa. Bisogna rilevare anche il buon affiatamento e la sicura coesione fra tutti i validi elementi della compagine strumentale, che riusciva a creare atmosfere ritmiche e melodiche inusuali, sature del folklore nazionale del paese di cui di volta in volta erano indubbia manifestazione.

Alle reiterate approvazioni e ai calorosi applausi del folto pubblico convenuto alla originale e gradevole performance, il Cluster Doc Ensemble ha risposto con la struggente e dolente ninna nanna Summertime, tratta dall'opera Porgy and Bess di George Gershwin.

Giovanni Pasqualino

10/4/2018