RECENSIONI
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Al Liceu di Barcellona una prima di Vivaldi

La versione in concerto del Farnace di Vivaldi è stato un vero avvenimento. Jordi Savall e il suo insieme Le Concert des Nations portano in giro da tempo questo titolo (l'hanno perfino inciso), ma è sempre un piacere che sia toccato loro l'onere e l'onore della prima assoluta al Liceu. Con qualche taglio – parecchi, visto che mancavano i due personaggi ‘secondari', i generali dei rispettivi eserciti – e dei prestiti strumentali procedenti dal Farnace di Courcelle/Corselli, l'opera dimostrava di avere un suo interesse ma anche la grande importanza di parecchi frammenti, a cominciare dagli insiemi, ma anche veniva messo in rilievo il bisogno di una chiara comprensione dei recitativi, talmente importanti.

Con qualche modifica la compagnia di canto era la stessa dell'incisione. Protagonista Furio Zanasi, raffreddato sí ma di una classe unica nel canto e nell'accento, e accanto a lui la grandissima Sara Mingardo – la moglie, Tapiri – bellissima, e un autentico contralto per i fasti del barocco. L'Italia si faceva onore anche con il contributo di Marina de Liso – per la verità non un vero contralto – nei panni di Pompeo, il nemico romano. Dalla Francia arrivava il magnifico mezzosoprano Marie-Claude Chappuis (Selinda, la sorella del protagonista, un ruolo di solito affidato a un soprano, ma questo non era un demerito nella fattispecie), mentre il notevole soprano argentino Adriana Fernández era la furibonda Berenice che alla fine però muta in fretta la collera in bontà affinché la felicità sia completa. Memorabile l'intervento di Savall e la ridotta ma ammirevole orchestra. Una versione di concerto che non faceva rimpiangere scene e movimenti davanti all'altissimo livello raggiunto.

Jorge Binaghi

26/10/2014

La foto del servizio è di Antonio Bofill.