RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Serata finale di AmiCaFest

al teatro Bellini di Catania

Domenica 24 giugno al Teatro Massimo Bellini di Catania ha avuto luogo il concerto dei finalisti al concorso pianistico internazionale organizzato da AmiCa (Associazione musicale internazionale del Calatino) che vede la partecipazioni di giovani artisti provenienti da ogni parte del mondo. La rassegna AmiCaFest, giunta quest'anno alla sua seconda edizione, era sponsorizzata dal Comune di Grammichele, dalla Banca Agricola di Ragusa, dal Club Lions Catania Val Dirillo, da Sinfonie di Gusto Cigni Bellini e da Chocolate in Modica.

La serata conclusiva dell'evento, ospitata nel nostro splendido teatro cittadino, è stata brevemente introdotta dall'ideatore della manifestazione maestro Luca Cubisino e condotta dagli organizzatori prof.ssa Lorella Di Gregorio e dal prof. Giuseppe Montemagno. In particolare quest'ultimo, con la sua solita perizia e competenza, ha di volta in volta spiegato in modo circostanziato e congruente al foltissimo pubblico intervenuto ogni brano dell'intrigante e variegato programma.

Ad accompagnare i bravi solisti finalisti della selezione del concorso è stata la brillante Bellini Symphony Orchestra, composta quasi tutta da elementi dell'Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, diretta in modo puntuale e raffinato dal giovane Johann-Sebastian Guzman che ha dato l'incipit all'evento facendo risuonare le note del nostro esuberante Inno nazionale.

Prima interprete è stata Clara Nguyen, giovanissima nativa di Philadelphia in Pennsylvania, la quale ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore K. 466 di Wolfgang Amadeus Mozart con un suono controllato, limpido e pulito, evitando sempre eccessi fonici e utilizzando anche nel terzo tempo la splendida e non certamente agevole cadenza scritta da Ludwig Van Beethoven.

Belinda Chen, nativa di Athens in Georgia (USA) ha offerto all'uditorio il primo tempo (Maestoso) del Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa minore op. 21 di Fryderyk Chopin. La brava solista ha esibito una tecnica sicura e asciutta, unita a una certa versatilità, tuttavia alla sua performance è mancato il tratto tipico di nonchalance chopiniana, dell'uso scaltro di quel “rubato” che rimane il tratto caratteristico delle musiche del grande polacco.

La pianista coreana Ga Eun Lee si è messa in evidenza con il primo movimento (Allegro Maestoso) del Concerto per pianoforte e orchestra n. 25 in do maggiore k. 503 di Wolfgang Amadeus Mozart, mettendo in campo ottima agilità, tecnica salda, brillante e padronanza agogico-dinamica della splendida pagina.

Ha chiuso la magnifica serata Xue Maxine Gong, che ha eseguito integralmente e nei suoi tre movimenti (1 Molto allegro con fuoco, 2 Andante e 3 Presto – Molto allegro vivace) il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in sol minore op. 25 di Felix Mendelssohn Bartholdy. Nativa di Shanghai, la giovane solista ha esternato una musicalità davvero prrompente, una maturità di prima scelta e una sicurezza tecnica, dinamica e agogica notevole, dimostrando di essere una concertista completa, matura e di grandi attitudini.

Dobbiamo in tutta coscienza riconoscere la perspicacia e la lungimiranza della sovrintendenza e della direzione artistica del nostro teatro nell'aver ospitato una manifestazione di così alto profilo qualitativo, offrendo al pubblico etneo uno spettacolo dai requisiti artistici raffinati, eleganti e ricercati.

Giovanni Pasqualino

26/6/2018