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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Un Gran Gala Lirico

inaugura la Settimana Musicale Agatina 2018

Da sinistra: Alberto Munafò Siragusa, Fiorenza Cossotto, Francesco Costa e Giandomenico Vaccari.

La Chiesa Monumentale della Badia di Sant'Agata ha ospitato il 31 gennaio un magnifico Gran Gala Lirico, concerto straordinario in onore di Sant'Agata, che ha aperto la quarta edizione della Settimana Musicale Agatina, promossa dal Coro Lirico Siciliano e dall'Arcidiocesi di Catania, patrocinata dal Presidente del Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dal Consiglio dei Ministri, dal Pontificium Consilio de Cultura della Città del Vaticano, e per il 2018 anche Comitato per le Celebrazioni del 150° anniversario della morte di Gioacchino Rossini.

La serata è stata anche l'occasione per la consegna del premio Sicanorum Cantica, giunto alla sua settima edizione, che quest'anno ha conferito il riconoscimento al mezzosoprano Fiorenza Cossotto, icona del panorama lirico moderno, e senz'altro una delle voci più interessanti e apprezzate del Novecento, al musicologo Giandomenico Vaccari, dal 2005 alla guida in qualità di Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, al pianista e direttore d'orchestra Filippo Arlia, fondatore e direttore principale dal 2011 dell'Orchestra Filarmonica della Calabria, e infine al tenore Marcello Giordani, anch'egli figura di rilievo della lirica italiana, che purtroppo, assente per motivi personali, non ha potuto ritirare l'ambito riconoscimento.

Protagonista musicale del Gala è stato come sempre il Coro Lirico Siciliano, diretto con mano sicura, estrema musicalità e notevole competenza dal maestro Francesco Costa, che stavolta abbiamo avuto modo di apprezzare anche come compositore, giacché nel corso del concerto è stato eseguito il suo Inno alla Vita, su testo di Madre Teresa di Calcutta e dedicato a padre Massimiliano Parisi nel suo decimo anniversario di sacerdozio. Un brano raffinato ed emotivamente partecipe, colmo di serena religiosità, che i solisti Lella Arrigo e Alberto Munafò Siragusa hanno interpretato con stile e attenzione alle delicate e soffuse sfumature sonore che l'Inno richiedeva.

Il ricco programma, apertosi con l'Inno a S. Agata di Rosario Ricciardello e con Stans Beata Agatha di Filippo Tarallo, ha permesso al numeroso pubblico intervenuto di ascoltare ancora la splendida voce della Cossotto, che ha eseguito, insieme al Coro Lirico, il delicato e struggente Panis Angelicus di César Franck, dando prova di uno strumento vocale che resiste ancora alle offese dell'età.

Nel prosieguo della serata sono stati eseguiti l'Ave Verum Corpus K618 di W. A. Mozart, il Te Deum in Do Maggiore del nostro Cigno, per poi passare ai grandi cori operistici Dal tuo stellato Soglio, dal Mosè di Rossini, di Verdi Va' pensiero, sull'ali dorate dal Nabucco, il Coro di Zingarelle e Mattadori da La Traviata, Vedi! Le fosche notturne spoglie da Il Trovatore, di Mascagni Regina Coeli e Inneggiamo il Signor non è morto, da Cavalleria Rusticana, e l'Inno del sole dall'Iris, tutti brani che hanno dimostrato l'ottima qualità delle esecuzioni del Coro Lirico Siciliano, attento all'equilibrio delle sonorità, curatissimo nelle mezzevoci e dotato di un notevole affiatamento musicale fra i membri che lo compongono.

Il maestro Alistair Sorley ha accompagnato al pianoforte con stile e discrezione, accompagnando in modo egregio i cantanti, dando prova anch'egli di una notevole cura nella ricerca delle sonorità e dei ritmi, cosa che ha senz'altro contribuito all'ottima riuscita del concerto, applauditissimo dal pubblico e salutato da una vera e propria ovazione alla fine, ovazione che ha indotto la compagine a offrire come encore il celeberrimo Brindisi dalla Traviata di Giuseppe Verdi.

Giuliana Cutore

2/2/2018

La foto del servizio è di Gaetano Doria.