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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Finalmente ritornano i giovani

al Teatro Bellini di Catania

Il Gospel era un canto popolare religioso ad una o più voci che faceva riferimento alle condizioni di emarginazione nelle quali vivevano i neri negli Stati Uniti. Le sue origini risalgono alla fine dell'Ottocento, quando i fedeli di colore si riunivano per celebrare la messa e durante le funzioni cantavano, battevano le mani ed i piedi a ritmo con la musica, accompagnati dal suono di un organo, di un pianoforte e di vari altri strumenti. Pur avendo contenuti prevalentemente religiosi e pur venendo eseguiti nelle chiese, i Gospel vennero inizialmente osteggiati, in quanto considerati profani. Caratteristica precipua di tali canti era anche lo schema compositivo a domanda e risposta che si sviluppava fra la voce solista ed il coro, differenziandosi rispetto allo “Spiritual” perché dava maggior risalto alla speranza di riscatto e di felicità derivante dalla fede nel Signore.

Lunedì 21 dicembre al Teatro Massimo Bellini di Catania ha avuto luogo la prestigiosa performance del South Carolina Mass Choir, compagine che pur presentando i Gospel in una versione modernizzata e in parte contaminata con la musica leggera ed il Rhythm and blues, è riuscito a trascinare emotivamente e letteralmente elettrizzare il foltissimo pubblico intervenuto al concerto. I versatili musicisti, tutti in possesso di eccezionale musicalità e intenso e connaturato senso dello swing, si sono esibiti in celebri brani della tradizione Gospel: Oh Happy Day, Amazing Grac, Yesterday, The battle of Gerico, When the Saints go marching in, con una splendida incursione in brani celebri come Banana Boat Song di Harry Belafonte e in vari canti natalizi della tradizione occidentale proposti con moduli e cadenze tipiche del sound Afro-americano quali Santa Notte, Jingle Bells, We wish you a Merry Christmas.

Fatto davvero nuovo ed esaltante è stato poter vedere nel nostro teatro, dopo tanti anni, un pubblico a prevalenza giovanile, segno tangibile che dovrebbe indicare la strada maestra da seguire agli organizzatori della stagione sinfonico-cameristica per le future programmazioni, dove la musica classica non dovrebbe essere la sola privilegiata ma fare parte di una più vasta e multiforme proposta culturale, insieme alla musica leggera, al Jazz, al Rock, al Musical, alla musica popolare, al Rap e alle varie altre tipologie di stili seguiti e preferiti dalle nuove generazioni. Questa è e rimane l'unica strada per avvicinare i giovani al mondo della musica, partendo dai loro desiderata e dalle loro richieste.

Per dovere di cronaca dobbiamo annotare non solo il grande successo di pubblico registrato dal concerto di Gospel ma anche il generale, entusiastico e mai visto coinvolgimento di tutti gli spettatori da parte degli artisti, che sono scesi nel parterre e sono saliti fin nei palchi e nel loggione per muoversi e ballare con la gente. Alla fine della serata perfino alcune componenti del coro del nostro teatro sono salite sul palcoscenico a cantare, inesorabilmente attratte dal travolgente feeling sprigionantesi dai cantanti e dagli strumentisti afro-americani.

Giovanni Pasqualino

22/12/2015

La foto del servizio è di Giacomo Orlando.