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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

I Promessi Sposi, Amore e Provvidenza

in musical al Teatro Metropolitan

Caposaldo indiscusso della letteratura italiana, il romanzo storico I promessi sposi di Alessandro Manzoni vide la luce nel 1827, in piena temperie romantica, e ispirò poco dopo alcuni compositori che ne fecero varie trasposizioni in campo melodrammatico. Fra costoro spiccano I promessi sposi di Enrico Petrella su libretto di Antonio Ghislanzoni, rappresentata per la prima volta al Teatro Sociale di Lecco il 2 ottobre 1869, e I promessi sposi di Amilcare Ponchielli su libretto di Emilio Praga, rappresentata per la prima volta al Teatro Dal Verme di Milano il 5 dicembre 1872. Nel Novecento furono prodotti vari film ispirati al romanzo e perfino la Rai diede vita a uno sceneggiato in otto puntate per la regia di Sandro Bolchi nel 1967.

Adesso nell'era del 2.0 da qualche anno è stato realizzato anche un musical, con un'accurata base musicale e con adeguata amplificazione, sulla trama della tenera coppia di innamorati dal titolo I promessi sposi, Amore e Provvidenza per la regia di Alessandro Incognito coadiuvato da Gisella Calì con la direzione musicale di Lilla Costarelli, le coreografie di Erika Spagnolo, le scenografie di Gaetano Tropea, i costumi di Rosy Bellomia, le imponenti scenografie mobili di Gaetano Tropea e il video mapping di Riccardo Guttà. La pièce, ritornata sul palcoscenico del Teatro Metropolitan di Catania il 9 e il 10 marzo, da ben 3 anni viene riproposta e replicata con crescente gradimento e successo di pubblico.

Lo stesso Alessandro Incognito ha dichiarato esplicitamente: «Eravamo consapevoli di avere tra le mani un diamante prezioso ma il risultato ottenuto fino ad oggi va al di là di ogni nostra aspettativa, siamo stati letteralmente travolti dal caloroso affetto del pubblico che ha premiato il nostro impegno assistendo allo spettacolo anche più volte».

Per narrare nella forma tipica del musical l'eterna storia d'amore tra Renzo e Lucia, talvolta noia e talvolta delizia degli studenti italiani di ogni generazione, sono stati chiamati a raccolta bravi artisti come Emanuele Puglia (Innominato), Nicola Costa (Griso), Giuseppe Bisicchia(Fra Cristoforo e Cardinale Borromeo), Franco Colaiemma (Don Abbondio), Alice Ferlito (Agnese), Ketty Governali (Perpetua), Maria Cristina Litrico (Lucia) Carmelo Gerbaro (Don Rodrigo), Grace Previti (Monaca di Monza), Antonella Leotta (la madre di Cecilia), Bruno Gatto (Egidio) e lo stesso Alessandro Incognito nel doppio ruolo di Renzo (protagonista) e appunto di regista. In tutto più di 34 artisti si sono avvicendati nel corso della magnifica performance che ha visto un teatro pieno fin quasi al sold out.

In verità le quasi tre ore di spettacolo scorrono velocemente poiché la riduzione cavata dal romanzo è stata sicuramente intelligente, attenta, oculata e misurata, riuscendo a presentare la storia nella sua profonda e viva umanità, all'interno della quale campeggiano i due sentimenti cristiani più alti ed elevati: il perdono e la misericordia!

Queste repliche al teatro Metropolitan sono state strettamente collegate all'iniziativa sociale di devolvere parte dell'incasso dello spettacolo a favore di alcune associazioni Onlus che si occupano di assistenza, volontariato e ricerca nel territorio della città quali Fondazione Telethon, OIPA Italia Onlus, COPE Cooperazione Paesi Emergenti, Con tutto il cuore Onlus, AIMA Catania, ASA Onlus, APC Azione Parkinson Catania, Respirare Onlus, Anemos Life Onlus, Stella Danzante Onlus, GVI Gruppo Volontari Italia.

Giovanni Pasqualino

11/3/2019