RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

9/4/2016

 

 


 

Recital in ricordo di Dora Musumeci

Giovedì 8 marzo, proprio in occasione della Festa della Donna, il teatro Massimo Bellini di Catania ha voluto commemorare degnamente la pianista Dora Musumeci, con un concerto del Gershwin Quintet dedicato al suo ricordo. Nata nella città etnea nel 1934, Dora Musumeci già all'età di diciotto anni si era diplomata col massimo dei voti e la lode al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e poco dopo, all'età di 22 anni, era già considerata la prima pianista-jazz del panorama musicale italiano. In seguito concerti, dischi, esibizioni alla radio e alla televisione contribuirono a un grande successo che la portò a suonare con mostri sacri della musica jazz quali Lionel Hampton, Dizzie Gillespie, Cannonball Adderley. Fu anche docente di pianoforte presso il Conservatorio di Reggio Calabria. Un grave incidente automobilistico del quale fu vittima, attraversando sulle strisce pedonali di una strada di Catania, fu causa della sua morte avvenuta il 10 ottobre 2004.

A celebrare in modo partecipe e accorato la sua memoria è stato il direttore artistico del nostro teatro maestro Francesco Nicolosi, il quale ha ripercorso in un succinto ma significativo excursus cronologico la sua biografia, il suo iter artistico, i suoi grandi successi, avvalendosi di alcune proiezioni fotografiche e di importanti registrazioni d'epoca della brava e creativa musicista.

Dopo la commemorazione, il Gershwin Quintet, formato tutto da donne, e cioè Letizia Ragazzini (sax soprano), Mariella Donnaiola (sax contralto), Isabella Fabbri (sax tenore), Alessia Berra (sax baritono) e Maria Giulia Cester (pianoforte), ha dato vita a un significativo concerto interamente dedicato alle composizioni del grande musicista nativo di Brooklyn: Rialto Ripples Rag, Cuban Overture, Three Preludes (Allegro ben ritmato e deciso, Andante con moto e poco rubato, Allegro ben ritmato e preciso), An American in Paris (Blues), Liza, Summertime, The Man I Love, Oh, Lady Be Good!, I Got Rhythm, S' Wonderful, Rhapsody in Blue.

Il quintetto muliebre ha eseguito i vari brani con grinta ed energia, riuscendo a ricreare lo swing e il colore tipicoi dello stile classico-jazzistico di George Gershwin. Le trascrizioni per pianoforte e quartetto di sassofoni si sono rivelate molto equilibrate e ben proporzionate, anche se a dire il vero alquanto lontane dalla più ampia e vasta tavolozza sinfonica di colori che solo una grande orchestra può realmente offrire, specialmente in brani come An American in Paris o Rhapsody in Blue.

Ai calorosi applausi del pubblico convenuto il valido quintetto ha risposto con due encore: I'll Build a Stairway to Paradise e Summertime.

Giovanni Pasqualino

10/3/2018

La foto del servizio è di Giacomo Orlando.