RECENSIONI
-

_ HOMEPAGE_ | _CHI_SIAMO_ | _LIRICA_ | _PROSA_ | _RECENSIONI_| CONCERTI | BALLETTI_|_LINKS_| CONTATTI

direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Il soprano cinese He Hui

si esibisce per la prima volta a Catania

All'interno del Bellini Festival 2020, giunto oramai alla sua dodicesima edizione, organizzato ogni anno a Catania da Enrico Castiglione, si è avuta presso la Badia di Sant'Agata di via Vittorio Emanuele l'esibizione del soprano cinese He Hui. La brava cantante si è imposta al concorso internazionale Operalia, The world Opera Competition di Los Angeles nel 2000 vincendo il 2° premio e poi nel 2002 ha vinto anche il 42° Concorso Internazionale Voci Verdiane di Busseto. In seguito ha cantato al Festival Puccini di Torre del Lago, allo Staatsoper di Vienna, all'Arena di Verona, al Regio di Parma, alla Scala di Milano, al Metropolitan di New York, dove ha debuttato interpretando Aida nel 2010.

Prima di esibirsi nella nostra città ha dichiarato: «Sono emozionata di cantare per la prima volta a Catania, la città di Bellini, e di affrontare per la prima volta qui la sua musica – ha detto He Hui – è una città meravigliosa, ricca di perle artistiche e di cultura. Bellini è un compositore nuovo per me, che mi sta insegnando moltissimo e mi aiuta anche nel mio continuo impegno nel perfezionarmi tecnicamente. Per questo sono onorata e felice dell'invito del maestro Enrico Castiglione …. »

Questo il programma offerto al pubblico convenuto: Malinconia ninfa gentile e Per pietà bell'idol mio di Vincenzo Bellini, Sola, perduta e abbandonata dalla Manon Lescaut di Giacomo Puccini, Poveri fiori dall'Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, La mamma morta dall'Andrea Cheniér di Umberto Giordano, e di Giacomo Puccini Vissi d'arte da Tosca, Tu, tu piccolo iddio dalla Madama Butterfly e In questa reggia dalla Turandot.

He Hui ha affrontato ogni brano con grande sicurezza tecnica e vigorosa prestanza vocale, qualità che tuttavia risultavano forse eccessive e debordanti per i brani belliniani, che a nostro avviso si sarebbero dovuti eseguire in modo meno veemente e sicuramente più attenuato nei particolari dinamici e più rifinito nei dettagli agogici. Per il resto del programma la sua interpretazione si è rivelata grintosa, avvincente, suggestiva e sgorgante di robusto pathos e forte personalità.

La pianista Anna Maria Calì ha accompagnato il soprano cinese con contenuta sobrietà ed elegante moderazione, evitando di sovrapporre sonorità pesanti alla linea melodica tracciata dalla vocalità. Inoltre l'abile strumentista si è esibita in tre deliziosi brani solistici che sono stati intercalati all'esibizione vocale: la Trascrizione per pianoforte dell'aria Casta Diva di Chopin e Dolcezza fugace e meteora ed Elegia della pianista francese Marie Jaëll, che era stata alunna di Franz Liszt e che ebbe fra i suoi allievi Albert Schweitzer. Ai reiterati e calorosi applausi del pubblico intervenuto la brava He Hui ha risposto con un brano della tradizione cinese dal titolo Pamier (Quanto è bella la mia città).

Giovanni Pasqualino

16/10/2020