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Taobuk 2015

Gli ultimi muri

Nella millenaria sede del Teatro Antico di Taormina, epicentro anno dopo anno della vita culturale della Perla dello Jonio, si è inaugurata il 19 settembre l'edizione 2015 di Taobuk, Taormina International Book Festival, promosso e diretto da ormai cinque anni da Franco Di Mare e dall'infaticabile Antonella Ferrara, titolare della libreria Bucolo, il Mondadori Book Store di Corso Umberto, unico punto di riferimento sia dei residenti, sia dei turisti che in ogni stagione affollano la cittadina.

Gli ultimi muri, questo il titolo dato alla rassegna per il 2015: i muri dell'intolleranza, i muri del razzismo, i muri fisici, densi di filo spinato, che alcune nazioni cominciano ad erigere contro la marea umana che dai paesi arabi dilaga verso l'Occidente, in cerca di scampo, in cerca di rifugio, in cerca di cibo, di lavoro, insomma in cerca di una vita che possa degnamente definirsi umana.

E su questo punto ha insistito Franco Di Mare aprendo la serata, e illustrando nelle sue reali e morali implicazioni il titolo dato a Taobuk, e ricordando, per fortuna non troppo sommessamente ma a chiare e incisive parole, che tali nazioni, come l'Ungheria, sono quelle stesse nazioni i cui cittadini, più o meno una cinquantina d'anni fa, fuggirono ovunque pur di scampare ai massacri e alla guerra civile, trovando ovunque accoglienza, rifugio, opportunità di una vita migliore. Muri che divengono anche muri della memoria, della memoria di un passato che oggi si vuol dimenticare ma che dinanzi alla tragedia dei profughi dovrebbe quanto mai essere vivo, e non rimosso in nome di una presunta difesa dei confini nazionali e di un'identità culturale al di sopra della quale sta comunque un'identità superiore, quella umana, che non conosce confini di pelle, di razza, di religione, di economia.

Dalle parole di Franco di Mare alle motivazioni che hanno accompagnato tutti i premiati della serata, il filo rosso dell'ideale della tolleranza, dell'accoglienza, in un parola della difesa dell'umanità è stato assolutamente evidente: alla cantante israeliana Noa, che ha eseguito per il pubblico il tradizionale canto yemenita Yuma, da anni musa di una pacificazione tra Israele e il mondo palestinese, è andato infatti il Taobuk Award per la pace, mentre al magistrato Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, è andato quello per l'impegno civile. E giova qui notare che anche le parole di Cantone hanno seguito e approfondito quelle di Di Mare, cercando di giungere alla radice dell'enorme problema che attanaglia l'Italia, la corruzione appunto, e additando come rimedio non una severità eccessiva delle leggi, che trasformerebbe la giustizia in vendetta, ma un rinnovamento radicale dell'organizzazione statale, che preveda leggi chiare, riduzione al minimo della burocrazia, trasparenza e soprattutto la beccariana certezza della pena, di fatto unico e reale deterrente a chi per un verso o per un altro si pone al di fuori dei confini della legalità. E anche il grande violinista Uto Ughi, premiato con l'Award alla carriera, ha ribadito il concetto, ricordando che il degrado di una nazione va di pari passo con il suo scarso interesse per la cultura, per l'arte, con la progressiva riduzione degli spazi economici e sociali dedicati alla musica, al teatro, a tutto ciò che in certo senso costituisce lo specifico più alto della vita umana.

Particolare rilievo ha avuto l'assegnazione del Taobuk Award for Literary Excellence allo scrittore turco Orhan Pamuk, premio Nobel 2006, a sottolineare ancor più la volontà di abbattere ogni muro ideologico e culturale tra l'Occidente e l'Oriente.

Ha allietato la serata Francesco Cafiso, giovane esponente del panorama jazzistico contemporaneo, che ha offerto al folto ed entusiasta pubblico un notevole saggio del suo virtuosismo al sassofono.

Taobuk 2015 prosegue fino al 25 settembre con una ricchissima serie di eventi culturali, che vedranno ospiti scrittori come Maurizio De Giovanni, Alessandro Cannavò, Stefano Benni, Marco Malvali, David Leavitt, Cristina Cassar Scalia e molti altri. Tra le manifestazioni che fanno corona al Festival sono da segnalare una mostra su Pasolini, che rimarrà aperta sino ad ottobre, e l'incontro Food Factor “La cucina dà spettacolo”, ospiti Carlo Cracco e Oscar Farinetti, con moderatori Gigi e Clara Padovani.

Giuliana Cutore

20/9/2015

La foto del servizio è di Giampiero Caminiti.