RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

The Voice of Victory Gospel Choir

al Teatro Massimo Bellini di Catania

Il terzo concerto della rassegna Natale al Bellini, facente parte del pacchetto di cinque spettacoli quest'anno proposti dal nostro teatro per celebrare degnamente le feste celebranti la natività di Gesù e l'arrivo del nuovo anno, ha visto l'esibizione del gruppo The Voices of Victory Gospel Choir che è riuscito, assieme agli altri spettacoli, a riportare finalmente nella splendida platea e nei palchi un gran numero di gente (si è quasi registrato il sold out) che da tempo non si registrava più.

Il foltissimo pubblico convenuto all'appuntamento di venerdì 30 dicembre si è fatto coinvolgere fino all'inverosimile dalla compagine di cantanti e strumentisti statunitensi che è riuscita a creare un vero e proprio feeling con l'uditorio invitandolo ripetutamente a battere le mani ed i piedi e soprattutto ad entrare in sintonia psico-fisica con il sound e con i ritmi proposti. Così i brani della tradizione Gospel hanno risuonato con arrangiamenti e adattamenti più o meno moderni e originali ma certamente più vicini ad una sensibilità musicale contemporanea e giovanile. Da Amazing Grace a Holy Night a Oh happy days fino ad una elaborata versione afro-americana di Adeste Fideles, i concertisti hanno rivelato una versatilità ed una musicalità davvero sorprendenti manifestando anche una sintonia quasi perfetta nell'attacco, nello sviluppo e nellasospensione delle sonorità.

L'amplificazione non era sicuramente esagerata ma risultava tenue e molto ben dosata ed equilibrata, pertanto anche la diffusione del suono avveniva in modo sempre penetrante ma mai debordante o urtante per l'organo di Corti. Un gospel dove anche la corporeità del suono veniva espressa dal valido gruppo in alta sintonia e sincronicità fino a giungere ad una specie di ipnotico ottundimento delle facoltà razionali, incanalandole tutte verso quelle più mistiche, ascetiche ed estranianti. Alleluja, Alleluja, è stata la parola più pronunciata e vocalizzata nel corso del concerto, parola di buon augurio e di buon auspicio per il nostro Bellini che con passo felpato pare stia ritornando agli antichi fasti del passato.

Giovanni Pasqualino

31/12/2016

La foto del servizio è di Giacomo Orlando.