RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Il punto di caduta

Sport di Salvo Lombardo a ScenarioDanza

Sabato 4 e domenica 5 novembre a Catania va in scena presso il teatro Scenario Pubblico lo spettacolo di danza Sport, secondo appuntamento della stagione omonima di ScenarioDanza dal titolo Sport! le cui rappresentazioni si svolgeranno anche presso il teatro Sangiorgi fino a gennaio 2024.

Ancora una volta il ballo è lo strumento per cogliere analogie e somiglianze tra il mondo della danza, un'arte performativa che richiede duri allenamenti, disciplina e costanza, e quello dello sport, un'industria miliardaria capace di influenzare e raggiungere grandi e piccoli in ogni parte del globo.

Lo spettacolo di questo fine settimana è il terzo capitolo della trilogia L'esemplare capovolto, creazione del coreografo e regista Salvo Lombardo, che intende indagare attraverso quest'opera gli “standard occidentali” alla base di ogni prestazione e in maniera esemplare di quella sportiva. Salvo Lombardo nel fare ciò ha ribaltato e rivisitato, a distanza di oltre un secolo, un'altra trilogia ideata da Luigi Manzotti per La Scala di Milano, composta dalle opere Gran Ballo Excelsior, Amor e appunto Sport. Su una scenografia che lo stesso creatore dell'opera definisce asettica, forse allo scopo di renderla semanticamente universale grazie alle luci, allo spazio e alla direzione tecnica di Maria Elena Fusacchia e Alessio Troya, si cerca di analizzare il tema della caduta, del fallimento rispetto a una linea e a uno standard che spesso ci condiziona e permea la nostra vita in tutte le sue sfaccettature. A fine spettacolo c'è stato anche modo di incontrare l'autore, attraverso la mediazione della giornalista Caterina Rita Andò, permettendo così a quella parte del pubblico rimasta dopo lo spettacolo di approfondire meglio il punto di vista dell'ideatore di quest'opera, a guida del gruppo di ballo Chiasma. La cultura occidentale ha come suo perno la cultura classica ed è proprio tramite la danza che la lotta greco-romana viene elevata a sport esemplare, con la sua disciplina, il suo spirito dinamico e le sue cadute. Quattro gli interpreti sulla scena per dare forme attraverso i loro movimenti allo spettacolo: Chiara Ameglio, Jaskaran Anand, Fabritia D'Intino e Daria Greco.

La performance, seppur di breve durata, presenta, senza dubbio in maniera voluta, ridondanze che a tratti possono stancare un pubblico non abituato a questo genere di opere: quasi assente dunque la danza, i ballerini rimodulano, sulle musiche di Iosonouncane, Milva e Wolfgang Amadeus Mozart, i movimenti del mondo della lotta attraverso l'ausilio e la consulenza teorica di Alessandro Tollari e ai training coach Pietro Piscitelli, Federico Pucher, Andrea Sorbello e Luigi Uberti. In questo spazio scenico, di proposito freddo e impersonale, il messaggio principale è dunque che cadere e rialzarsi non è sempre scontato, un invito a considerare sempre il fallimento come parte del gioco tanto nello sport quanto nell'arte. Ieri la sala era quasi completamente piena e il pubblico, composto da più e meno giovani, ha applaudito calorosamente la compagnia di danza.

Ricordiamo che il prossimo spettacolo, dal titolo Africa – Orizzonti di rinascita, andrà in scena, fuori abbonamento, sabato 11 novembre presso il teatro Sangiorgi.

Antonio Pasqualino

5/11/2023