RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Barcellona

Mozart chiude ancora una volta il Liceu

Con l'ultima opera di Mozart restava interrotta la stagione scorsa al Liceu. Dopo una ripresa nel passato mese di settembre con dei balletti, concerti, un galà lirico e un Trovatore in forma di concerto – per il quale non ho avuto l'accredito stampa, ma che ho visto ed era solo interessante per il debutto di Dudamel nel Trovatore sia come direttore di opera al Liceu e a Barcellona sia soprattutto per la prestazione strepitosa di Ludovic Tézier come Luna – la stagione nuova cominciava con un altro Mozart in forma scenica, un Don Giovanni , opera meravigliosa certo ma di cui francamente non si sentiva il bisogno a tre anni dell'ultima ripresa, ancora meno con un nuovo allestimento, questa volta quello per la regia di Christof Loy a Francoforte rivisto per adeguarlo alle nuove misure sanitarie.

Lo spettacolo è tra i più belli e meno stucchevoli di Loy che non ha ‘infranto' nessuna tradizione, con qualche eccesso di figuranti e una ‘ricreazione' della sinfonia iniziale un po' strana ma in chiaro rapporto con la storia che segue. Bei costumi e luci adeguate e anche personaggi molto differenziati, in particolare una coppia servo-padrone attempata.

Josep Pons dirigeva bene ma anche nella scelta dei tempi si sentiva che per lui siamo davanti a una tragedia. Perfino i momenti buffi erano un po' solenni o lugubri. Bene l'orchestra del Teatro e corretti i pochi interventi del coro preparato come al solito da Conxita García.

Miah Persson era una Donn'Anna molto più interessante che la sua Elvira di tre anni fa, ma essendo in partenza una Zerlina, se ha cantato molto bene, gli acuti erano metallici (e qualcuno calante) e le colorature non brillavano per la precisione. Veronique Gens che è stata anni fa una corretta Donn'Elvira questa volta era più interessante sia come attrice sia come cantante, con una voce più scura grazie al tempo che passa e senza l'onere della sua grande aria, si faceva piuttosto la versione di Praga, e dico piuttosto perchè anzi che sopprimere ‘Dalla sua pace' si sceglieva di tagliare ‘Il mio tesoro'. Non mi sbilancio per quanto riguarda la fine senza il concertato con la morale del caso. Ben Bliss, vincitore di vari premi del Concorso Viñas nel 2015, impressionava come allora come un tenorino di scuola inglese, capace ma senza niente di particolare nell'aspetto vocale e piuttosto scialbo sul versante teatrale, e va bene che Don Ottavio è il personaggio più debole di tutti).

Il protagonista di Christopher Maltmann era senz'altro il ritratto più riuscito su tutti gli aspetti; si nota però che la frequentazione di ruoli più pesanti ha tolto un po' di flessibilità alla voce. Luca Pisaroni mi ha convinto di più con il suo Leporello nel secondo atto. Nel primo suonava più chiaro di Maltmann e in teoria si tratta di un basso cantante; scenicamente ineccepibile. Per i paesani non ho visto la coppia prevista per colpa di questo maledetto virus. I sostituti sono stati contattati quattro ore prima dello spettacolo. E se Toni Marsol (Masetto) dimostrava di sapere bene la sua parte e dimostrava anche una buona personalità, la Zerlina di Sara Blanch ne soffriva. Dopo la sua prima aria usciva di scena per ritornarci con la partitura in mano, e ha fatto bene anche se forse non è bello da vedersi. Comunque la si vedeva preoccupata e la voce suonava più piccola del solito e non molto timbrata, e l'attrice, di solito molto vispa, non brillava particolarmente. Resta il Commendatore di Adam Palka, un basso giovane e prestante, di colore e volume interessanti, ma oimé con una pessima impostazione (gli acuti risultavano davvero imbarazzanti). Il pubblico appladiva ma si sentiva già nell'aria l'inquietudine e la paura per la chiusura che arrivava il giorno dopo malgrado il Liceu avesse anticipato l'orario per finire prima che scattasse il coprifuoco. Così, il 28 Ottobre il silenzio è calato ancora una volta sul Liceu mentre altre città, ancora più colpite, continuano le loro stagioni: una lotta politica sciagurata non dovrebbe mai portare a questi estremi.

Chi voglia vedere in streaming la recita potrà farlo sul web il prossimo 8 Novembre.

Jorge Binaghi

10/11/2020

La foto del servizio è di Antonio Bofill.