RECENSIONI
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direttore responsabile _ Giovanni Pasqualino_


 

 

 

 


 

Tre stelle illuminano la notte:

Bellini, Rossini e Donizetti

Celso Abelo e Daniela Cappiello.

Il secondo appuntamento della quinta edizione del Bellini International Context , dal suggestivo titolo Bellini, Rossini, Donizetti: i Titani del primo Ottocento, ha avuto luogo il 14 settembre alla Villa Bellini di Catania, con protagonisti due validissimi interpreti, il soprano Daniela Cappiello e il tenore Celso Abelo, accompagnati dall'orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina diretta da Eliseo Castrignanò.

Molto vario e articolato il programma, teso a mettere in luce un'ideale continuità nel lungo processo di maturazione e rielaborazione dei moduli sette-ottocenteschi del melodramma italiano, che proprio grazie a Bellini si sarebbe diretto verso una progressiva e feconda reale sinergia tra aspetto drammaturgico e musicale che, salvando e valorizzando la tradizione dell'opera italiana, avrebbe condotto quest'ultima, attraverso le rivoluzioni silenziose di Straniera e Norma, ai fasti del Verdi maturo e infine a capolavori come Aida e Otello.

Si partiva dunque dalla Sinfonia de Il Pirata, per continuare con “Qui la voce sua soave” da I Puritani , passando poi per Donizetti con “Tombe degli avi miei… Fra poco a me ricovero” da quella Lucia di Lammermoor vicinissima cronologicamente all'ultima opera del Cigno, e per Rossini, presente con la sua ultima opera, il Guillaume Tell, dal quale veniva proposto “Ne m'abandone pas… Asile héréditaire”, ritornando poi al musicista bergamasco con lo squisito duetto “Una parola, o Adina” da L'Elisir d'amore e al grande pesarese con la Sinfonia e “Come tacer… Vorrei spiegarvi il giubilo” da La cambiale di matrimonio, per tornare poi alle due opere idealmente gemelle di Bellini e Donizetti, dalle quali sono state proposte rispettivamente “A te, o cara” e “Lucia perdona… Verranno a te sull'aure”.

L'orchestra messinese ha svolto il suo compito con discreta professionalità, quasi volesse limitarsi a lasciar emergere i cantanti, veri protagonisti della serata. Il tenore Celso Abelo, che ricoprirà il ruolo di Gualtiero ne Il Pirata, che sarà rappresentato al Bellini di Catania il 23 settembre, anniversario della morte del Cigno, nonostante l'amplificazione sia stata davvero ingenerosa con il suo talento, ha dato prova di una tecnica sopraffina, di un'egregia dizione e di una perfetta padronanza dei recitativi, evidenziando grande morbidezza di emissione e acuti sempre ben coperti, anche nelle tessiture donizettiane e belliniane più impervie, dimostrandosi anche un ottimo attore dalla mimica accattivante, perfettamente a suo agio nel ruolo dell'ingenuo e sprovveduto Elvino alle prese con la civettuola Adina.

Notevolissima anche la prova offerta da Daniela Cappiello, soprano dalla voce chiara e squillante, dotata di grande agilità e di una poliedricità che le hanno permesso di passare con estrema disinvoltura dal ruolo della dolente Elvira a quello della furba Adina, trovando il suo punto di forze nei virtuosismi belcantistici de La cambiale di matrimonio.

Nonostante l'affluenza ridotta rispetto a quella del galà inaugurale, il pubblico ha applaudito calorosamente nel corso del concerto, riservando poi un entusiastico consenso ai due artisti alla fine della loro performance, il che li ha convinti a offrire un graditissimo bis: “Vieni tra le mie braccia”, ancora una volta da I Puritani.

Giuliana Cutore

16/9/2025

La foto del servizio è di Francesco Pellegrino.